Volontari a distanza: giochi a domicilio
9 Novembre 202021 Giugno: Giornata nazionale contro leucemie, i linfomi e il mieloma
9 Novembre 2020“Prova prendermi!”
“Giochiamo con le macchinine!”
“Adesso tu stai qui e io ti trucco”
“Sali con me sullo scivolo”
“Mi fai la doccia con le palline?”
“Costruiamo un astronave!”
“Mi leggi una storia?”
“Non voglio mangiare la frutta” – “Dai, tu fai un giro attorno al tavolo con la bici e quando arrivi da me, io sono il vigile che ti ferma e ti fa la multa e tu paghi mangiando un pezzo di banana, così la mamma è contenta”. “Va bene, Bruuuummmm Piiiiiiii Arrivooooo!”.
Queste voci con me ogni settimana, da 11 anni.
E poi, all’improvviso
Silenzio.
Giorni e poi settimane di assenza, fatte di nostalgia e eccessiva tranquillità. Chissà come staranno a casa, senza di noi. Si annoieranno e passeranno troppo tempo davanti la Tv? Ci sarà qualcosa che posso fare a distanza?
E così è nata l’idea di realizzare dei brevi video da inviare a Luca e Besa, che li avrebbero poi inoltrati ai nostri bimbi in Casa Gialla. Il desiderio di far sapere loro che erano nei miei pensieri e nel mio cuore ha trovato così modo di esprimersi.
Inizialmente ho inviato canzoni mimate, chiedendo che le imparassero anche loro. Poi mi sono filmata in una gara di smorfie, una sorta di “a chi ride prima” a distanza. Ma non ricevevo le loro risposte e questa interazione a senso unico era frustrante.
La lettura animata di albi illustrati, scegliendo tra quelli più semplici, in modo da catturare l’attenzione di bambini di età diversa, ricchi di suoni e con pochi testi, così che anche i bimbi di lingua straniera potessero comprenderli: questa soluzione mi è poi sembrata la migliore per star vicino a loro durante il lockdown.
Il Gruffalò, Il Cicciapelliccia, le divertenti varianti di Cappuccetto Rosso scritte da Mario Ramos, i silenti book editi da Minibombo, e molti altri ancora: queste divertenti storie hanno viaggiato digitalmente da Castel San Pietro a Bologna raggiungendo i miei piccoli amici.
Esserci: questo è uno dei cardini principali su cui si fonda la nostra formazione di volontari Ageop.
Esserci solo con il pensiero e con il cuore, però, non mi bastava.
La lettura, invece, ha confermato il nostro legame e ha sanato quel sentimento di solitudine e di impotenza che mi aveva invaso.
La magica medicina ha funzionato ancora e, ne sono consapevole, forse più per me che per i miei piccoli amici, che però -mi è stato riferito- hanno gradito le mie storie e si sono divertiti ad ascoltarle. É tanto, e basta.